Consigli contro la caduta dei capelli durante e post gravidanza

Ciao neomamme! L’ultima volta vi abbiamo elencato le possibili cause della caduta capelli post-gravidanza. Oggi vogliamo offrirvi delle soluzioni naturali e darvi dei consigli per prevenire e curare la caduta dei capelli.

Qui sotto troverete alcune linee guida da seguire per mantenere i vostri capelli sani e belli durante la gravidanza e soprattutto per prepararli per i cambiamenti che si verificheranno post-gravidanza.

Consigli contro la caduta dei capelli

  1. Il primo, immancabile punto è unalimentazione sana. Per avere capelli lungi, brillanti e in salute durante la gravidanza è necessario alimentarsi correttamente. In questo modo è possibile assimilare tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno per funzionare correttamente. Vuoi un consiglio? Mangia un sacco di frutta e alimenti ricchi di vitamina C e antiossidanti. Ricorda che stai nutrendo te stessa, ma anche tuo figlio!

 

  1. Il secondo punto è lassunzione di vitamine: cerca di nutrire il tuo corpo con gli oligoelementi, le vitamine e i minerali, che normalmente non ricevi con il cibo. Il tuo ginecologo o ostetrico ti prescriverà una serie di supplementi appropriati alle tue esigenze, prendili come indicato. I complessi ricchi di acido folico sono quelli che vengono solitamente prescritti e i loro benefici per i capelli sono clinicamente provati: apportano lucentezza, aiutano la crescita, rinforzano i capelli e agiscono ritardando la comparsa dei capelli grigi.

 

  1. Infatti, il nostro terzo punto è l’assunzione di integratori alimentari. Per esempio, Haar Forte è un integratore naturale, perfetto da assumere sia durante che post-gravidanza e contenente acido folico. Mentre altri prodotti contengono lattosio, glutine, pesce o vitamine (che non possono essere assunte da una donna durante la gravidanza o post gravidanza) Haar forte è vegano e senza additivi.

 

  1. Quarto punto, Prenditi cura dei tuoi capelli e lavali con prodotti delicati. Lava i capelli con acqua tiepida tendente a fredda. L’acqua calda può abbassare la pressione sanguigna, quindi evitala. Inoltre, le docce fresche attivano la circolazione, migliorano l’aspetto della pelle e ci fanno sicuramente svegliare la mattina :).

Inoltre, qualunque sia la causa, una delle soluzioni è sempre la seguente:

È molto importante contattare un esperto se si nota una caduta di capelli anomala durante la gravidanza.

Vi auguriamo una splendida giornata e resto della settimana mamme 🙂 Ricordate di contattarci sulla nostra pagina Instagram Natalis_it per qualunque domanda.
 

 
 

Perché i capelli post parto tendono a cadere? Le cause

I tuoi capelli durante la gravidanza sono forti, sani e sembra abbiano bisogno di molte poche attenzioni da parte nostra!

Però dopo la gravidanza, i capelli diventano più crespi, secchi, indomabili e addirittura alle volte tendono a cadere.

Come possiamo spiegarci questo fenomeno?

La caduta dei capelli post-parto può preoccupare molte neomamme. Ma quali sono le cause principali di questo diradamento? La caduta dei capelli può essere in principio evitabile?

Post gravidanza e caduta capelli: le cause

Ci sono diversi fattori che causano la caduta dei capelli. Andiamo quindi ad elencarne alcuni qui sotto:
La caduta può manifestarsi, ad esempio, quando le esigenze nutritive della futura madre non sono soddisfacenti. 
L’assunzione inadeguata di alimenti ad alto valore nutrizionale causa la caduta dei capelli, come anche la carenza di ferro, proteine, minerali e vitamine contribuisce a questa situazione. L’assunzione di integratori alimentari contro la caduta dei capelli può essere d’aiuto.
Cambiamenti ormonali: i cambiamenti ormonali post-gravidanza sono una delle ragioni principali per i cambiamenti nei capelli, in quanto interferiscono con il normale ciclo di crescita dei capelli
Alti livelli di stress: stressarsi non può mai far bene, figuriamoci in posto gravidanza! Cerchiamo di star calme neomamme, prendiamoci cura di noi stesse e manteniamo i livelli di stress bassi.
Malattie del cuoio capelluto: molte donne possono manifestare allergie cutanee o altri problemi di salute che interessano il cuoio capelluto. Questi problemi possono contribuire all’assottigliamento dei capelli e persino alla caduta dei capelli.

Insomma, può davvero essere difficile mantenere i nostri capelli in salute, mentre ci prendiamo cura del nostro piccolo appena nato.

Cerchiamo adesso di capire insieme le cause scientifiche della caduta dei capelli post-parto.

Cosa succede dopo il parto? Perché cadono i capelli?

Si tratta del telogen effluvium post-partum: fenomeno caratterizzato da una perdita di capelli superiore alla norma. Si tratta di un problema da non sottovalutare, ma non è una tragedia!
i diretti responsabili dell’aumentato splendore della chioma in gravidanza sono gli estrogeni, i cui livelli aumentano esponenzialmente durante la gestazione.

Al termine della gravidanza, invece, avviene il fenomeno contrario: i livelli di estrogeni diminuiscono e si può assistere a quella che viene definita come caduta dei capelli durante l’allattamento. Essa può durare per circa 6-12 mesi.

L’utilizzo di integratori alimentari anti caduta capelli può evitare questo problema o per lo meno diminuirne la durata nel tempo.

 

Intanto, non esitare a contattarci o scriverci sul nostro profilo Instagram Natalis.it per qualunque domanda!

Diario di una neomamma

In questo articolo parleremo della bellissima storia di Sabrina, una neomamma che ci racconterà delle prime difficoltà legate al concepimento del suo piccolo Emanuele e del suo parto tenutosi in periodo Covid-19. 

Lucia, la nostra biologa, ci porterà a scoprire questa storia incredibile attraverso alcune domande alla neomamma Sabrina. Per motivi di privacy, Sabrina ha preferito non condividere foto, ma siamo convinti che la storia meravigliosa di Sabrina vi coinvolgerà pienamente.
Qui sotto trovate l’intervista! Speriamo vi farà commuovere come ha fatto commuovere noi!

Ciao Sabrina, sono felicissima di parlare con te oggi. Grazie per questo tempo che hai deciso di dedicarci. 

Buonasera Lucia, grazie a te. Sono felice di poter condividere la mia storia con altre donne e future mamme. Spero che le mie esperienze possano aiutarle e dare loro speranza.

Che bello Sabrina! Allora bene cominciamo. Raccontaci, quanto tempo è passato da quando hai deciso di volere un figlio e quando sei rimasta incinta? Quindi diciamo quanto è passato da quando tu hai pensato davvero di volere un figlio fino a quando sei rimasta incinta?

Ci sono voluti 2 anni, perché non veniva. Due anni perché per problemi personali avevo preso tanti chili. Quindi comunque ero parecchio in sovrappeso, ero arrivata a pesare 82 kg e praticamente avevo il ciclo completamente sballato.
Conseguenza è stata infatti che capitavano mesi che non mi veniva il ciclo, o mi veniva più volte in un mese. Non avevo l’ovulazione o spesso avevo due ovulazioni in un mese che comunque erano tra virgolette farlocche perché non corrispondevano per davvero ad una reale ovulazione e quindi periodo di fertilità.
Quindi avere una vera ovulazione era diventato impossibile. Ovviamente questo mi ha causato presto tanto stress, che come credo tu sappia è l’origine di tutti i mali.

Andai presto dalla Ginecologa e da un Nutrizionista, perché dovevo necessariamente perdere peso e facendo la curva glicemica, il ginecologo ha trovato un po’ di insulinoresistenza che poi in gravidanza si è trasformato in diabete gestazionale.
A causa di questa insulino-resistenza iniziai una dieta rigida, abbinata allassunzione di metformina per stimolare l’ovulazione. L’ho presa per due mesi. Dopo questi due mesi sono rimasta incinta!

Come riuscivi a calcolare l’ovulazione visto che avevi queste forti irregolarità? Che consigli daresti alle future mamme con problemi di fertilità e concepimento?

Oltre a prendersi cura di sé stesse? Alimentazione sana, controllo dello stress e l’ascolto del proprio corpo sono punti fondamentali!
Io sono molto brava a capire quando sono in ovulazione. La produzione di muco (per lo meno per me) è cospicua in quel periodo, per cui molte donne ricorrono all’auto-valutazione della viscosità come test per capire il momento migliore.
Ma c’è un problema, anzi due: il primo è che bisogna testare la neo-produzione, ovvero quella interna, e può risultare alquanto sgradevole. La seconda è che quando il muco viene prodotto in realtà è già troppo tardi.
Il momento di fertilità per il concepimento è già passato, perché quella produzione corrisponde alla fase in cui l’ovulo è già esploso. Ci sono circa 24 massimo 48 ore di tempo in cui l’ovulo rimane pronto per essere fecondato.

Come hai capito di essere incinta? Perché so che una mamma se lo sente”.

Dopo aver avuto rapporti nel momento in cui la temperatura basale era favorevole, il mancato abbassamento della temperatura al trentesimo giorno mi ha fatto accendere la lampadina e mi sono detta qui gatta ci cova!.
Lo sapevo dentro di me che ero incinta. Ed infatti mi sono sentita di dover fare subito il test il più presto possibile. Avevo dei crampi diversi dai soliti che ho durante il ciclo, altro campanello di allarme. 

Torno a casa e dico a mio marito Senti facciamo il test di gravidanza. Eravamo – purtroppo – abituati a farne tanti, per via del ciclo sballato e di tutti i problemi sopracitati. Per cui sento di doverlo fare più in fretta possibile, perché me lo sentivo.
Nonostante la mattina sia il momento migliore per il test (perché le urine sono più concentrare e quindi si rileva più facilmente), lo faccio la sera. E per assurdo dopo tanta fretta di fare il test, mi dimentico di controllare il risultato! Me lo fa notare mio marito e così si offre di andare in bagno a controllarlo. Esce con gli occhi tutti lucidi dicendo …ma il test è questo con due lineette?.
Vi lascio immaginare l’esplosione di gioia che ne è seguita! Tra incredulità, lacrime, salti, gioia. Una tempesta di emozioni! La mattina dopo ho comunque rifatto il test e le due lineette erano più splendenti che mai. La sensazione fisica è vera. 
Una mamma se lo sente.

Hai usato integratori naturali per integrare l’alimentazione? O solo farmaci?

La Ginecologa mi ha dato da assumere l’acido folico. La mia alimentazione è più rigida e naturale ora. Le verdure sono cotte sia al vapore che in padella. Cerco di mangiare in maniera variegata.
Ma ho usato anche integratori si. La Ginecologa mi ha prescritto il Multicentrum. Lo prendo ancora, ma prendo quello post-gravidanza. All’interno ci sono acido folico, acido pantotenico, beta-carotene, biotina, niacina, vitamina B1, B2, B6, B12, vitamina C, D, E, poi c’è calcio, cromo, Ferro, iodio, magnesio, manganese, rame, selenio, zinco, dha.
Devo dire che mi sta aiutando tanto integrare vitamine e sali minerali. Riesco a fare molte più cose, mi esercito sul tapis roulant quasi tutti i giorni, anche lo sport mi aiuta tanto!

Cosa ha cambiato di te questa esperienza? 

Sono sicuramente aumentate un po le paure e le ansie. Ma credo sia normale per una persona che diventa mamma per la prima volta.  Immaginati anche cosa voglia dire diventare mamma ai tempi del covid-19. Anzi, forse potrebbe interessarti sapere com’è partorire ai tempi del Covid-19?

Accetto la proposta di domanda e credo sia cruciale, molte mamme si rispecchieranno in questo: come è stato partorire ai tempi del Covid-19?

Io sono stata sola come un cane. Penso che mio marito sia stato uno degli ultimi papà ad entrare in sala parto, e facevano entrare una sola persona. Poteva venire solo lui dalle 2 alle 6 del pomeriggio.
In Ospedale ero tutta completamente sola, ed il giorno dopo che ho partorito siamo andati in lockdown. Ho subito un cesareo e quando sono tornata a casa ero completamente sola. Né i miei genitori né i miei suoceri potevano muoversi. In più la figura di mia madre mi è mancata molto.
Ci sono momenti delicati, momenti che tutte le mamme possono intuire, momenti di imbarazzo legati al post-partum ed alla ripresa del proprio corpo.
Per 15 giorni mio marito non ha dormito ed ha dato da mangiare a nostro figlio la notte ogni 3 ore. E durante il giorno, quando vorresti un po di sollievo, non poteva venire nessuno ad aiutarci. 

Come è stato il primo giorno che i tuoi familiari hanno visto tuo figlio? 

La parte più dolce è stata la nonna di mio marito. Ha 90 anni e quando glie l’ho messo in braccio ha cominciato a piangere e mio marito con lei. L’emozione è stata fortissima nel vedere questa donna di 90 anni che con la mascherina al volto prendeva in braccio nostro figlio.
E poi allo stesso modo i miei suoceri ed i miei genitori, tutti con la mascherina. Mio padre che lo porta con sé e gli parla, gli racconta di tutto. Pensare che questo potesse non esistere mi avrebbe distrutta.

Come hanno vissuto dall’altro lato i tuoi genitori il non poterti assistere?

Hanno visto mio figlio dopo due mesi. Questo ti segna un po’. Non hanno potuto vederlo appena nato, ma capiamo che sarebbe stato impossibile oltre che rischioso.
Ma dopo averlo visto, mia madre e mia suocera hanno confessato anche la loro sofferenza, del tutto simile alla mia. Mi hanno confessato che anche per loro è stato difficile pensarmi da sola in Ospedale, senza nessuno accanto, con tutti i problemi che avevo avuto.
Loro a chilometri di distanza pensando che mi servisse una mano e non potevo riceverla da loro. Inermi. 

Ma ora godono della compagnia di questo amore di bambino, anche mio padre che è sempre stato una persona un po fredda, scorrazza in casa con lui in braccio. Quando si dice che con gli anni viene la saggezza! 
È proprio vero che ti cambiano la vita. Ed è vero che cambi anche tu per loro.

Soluzioni naturali all’infertilità secondo la nostra voce scientifica Lucia Natarelli

L’infertilità è uno dei maggiori problemi della società moderna

Essa colpisce circa il 20-30% della popolazione femminile e sta coinvolgendo sempre di più anche la popolazione maschile. La World Health Organization (WHO) ha stabilito che, a meno di malattie sistemiche o genetiche, la maggior parte delle cause di infertilità maschile e femminile sono legate al nostro stile di vita, come lo stress lavorativo, la malnutrizione ed una dieta non sana. Obesità e malnutrizione, intesa come un insufficiente od eccessivo consumo di cibi ad alto contenuto di carboidrati, grassi e proteine, e la carenza vitaminica, esercitano un impatto dannoso sia sulla funzione ovulatoria che sulla spermatogenesi, così come sul normale impianto dell’embrione una volta che l’ovulo è stato fecondato (1).
In questo articolo ci dedicheremo al problema della fertilità femminile e come risolverlo, ma dedicheremo un intero articolo anche al problema della fertilità maschile. Vi interesserà sapere che il problema è stato approfonditamente trattato dalla Dr.ssa Erica Silvestri e colleghi dell’Università di Bari Aldo Moro proprio di recente (2019) (1).

Oltre al loro medico, oggigiorno molte donne cercano le risposte ai loro dubbi anche su Internet, o si consultano con amici e parenti. Ciò non significa che non si creda nel parere del proprio medico, ma è semplicemente un istinto intrinseco che molte donne hanno di documentarsi quanto più possibile nella speranza di ricevere risposta o trovare testimonianze di esperienze simili alle proprie. Non stupisce quindi che quasi l’80% delle donne intervistate con problemi di fertilità abbia dichiarato di aver cercato almeno una volta informazioni su Internet. Nel mare di informazioni disponibili su Internet, questi articoli hanno lo scopo di contribuire alla vostra conoscenza e curiosità con informazioni scientifiche di spessore, aggiornate, e di qualità, ed al contempo discutere tali informazioni nel modo più comprensibile possibile.

Per maggiori approfondimenti, in fondo ad ogni articolo troverete tutte le referenze.

“Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede.” (cit. Papa Francesco)
“Scopo della scienza non è tanto quello di aprire le porte all’infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza.” (Bertolt Brecht)

infertilità della donna

Fattori dello stile di vita

Nonostante si possa ricorrere alle Tecnologie Riproduttive Assistite, cambiamenti in uno o più dei fattori di seguito riportati possono contribuire notevolmente al ripristino di una corretta ovulazione e maturazione dell’oocita (2).
Come anticipato nel primo articolo del Blog,  tra i fattori che influenzano la fertilità ci sono sicuramente il Tabacco (incluso il fumo passivo), il Caffè, l’abuso di Alcol, l’età e gli Inquinanti ambientali. In questo articolo però ci soffermeremo in parte sullo Stress (che tratteremo più nel dettaglio in un altro articolo), ma soprattutto sullo stile nutrizionale connesso al peso corporeo, due fattori che stanno avendo un peso sempre maggiore sull’infertilità femminile e maschile.

Stress

Una vita stressante, in particolare nelle donne che lavorano molto, può contribuire all’infertilità poiché i sintomi legati all’ansia e alla depressione sono descritti come più frequenti nelle donne infertili rispetto alle donne fertili. Queste caratteristiche concorrono ad incrementare lo stress psicologico che può alterare la maturazione fisiologica degli ovociti (3). In una metanalisi eseguita su 2.202 pazienti, Purewal e collaboratori hanno dimostrato che in assenza di depressione ed ansia il successo di una fecondazione assistita aumenta notevolmente, così come aumenta il tasso di concepimento (3).
L’attività fisica allevia lo “stress da concepimento”: è stato dimostrato che la gestione dello stress mediante un allenamento periodico rilassante faciliti la riduzione del disagio psicologico nelle donne infertili e possa portare un aumento dei tassi di concepimento. In uno studio molto recente condotto su 72 donne sottoposte ad inseminazione artificiale, Miller e collaboratori hanno misurato un aumento dei livelli salivari di cortisolo (ormone dello stress) nelle donne prima dell’inseminazione (4).
Pertanto, queste donne soffrivano di “stress da concepimento”, causata dalla paura di un insuccesso della fecondazione così come dal pensiero costante di una incapacità di rimanere incinta. Alcune di loro hanno poi mostrato una riduzione del cortisolo alla fine dell’impianto, suggerendo che non sempre vi è una correlazione negativa.

Stile nutrizionale e peso corporeo

La capacità riproduttiva ed il successo di concepimento sono decisamente influenzati dalla qualità degli alimenti e dal tipo di alimentazione. Il sovrappeso, così come l’essere sottopeso, sono entrambi parzialmente causati da uno sbilanciato apporto calorico e proteico, dovuto ad un errato consumo di cibo. Ció comporta una alterazione della funzione ovarica con conseguente aumento dell’infertilità.
Tra i diversi studi che hanno esplorato l’effetto di varie abitudini alimentari sulla fertilità spicca il progetto chiamato Nurses´s Health Study II condotto su 116.678 donne che mostravano una ridotta fertilità. Da questo studio è emerso che le donne con disturbi ovulatori, ed una conseguente ridotta fertilità, erano tutte donne che ricevevano un apporto limitato di nutrienti e sottopeso, oppure erano in evidente sovrappeso o obese (5).
Infatti, il tempo di concepimento è più lungo nelle donne con indice di massa corporea (BMI) superiore a 25 kg / m2 o inferiore a 19 kg / m2, e sia l’obesità/sovrappeso che l’essere sottopeso sono significativamente correlati ad un tasso di gravidanza ridotto, un aumento di gonadotropine e ad un maggiore tasso di aborti spontanei. Un BMI elevato è anche associato a effetti avversi durante la gravidanza, come diabete gestazionale, ipertensione e nascite premature. Diete sbilanciate con prevalenza di carboidrati, acidi grassi, proteine ​​o vitamine e micronutrienti esercitano sicuramente un impatto negativo sull’ovulazione.

Approfondiamo il tema della malnutrizione.

Moltissimi studi epidemiologici riportano che tra le prime cause di disturbi metabolici e malattie cardiovascolari annesse c’è la malnutrizione. Come emerso nello studio PURE condotto dal Dr. Salim Yusuf e Koon Teo presso la McMaster University in Hamilton, sebbene i paesi in via di sviluppo siano i maggiori colpiti, anche le societá occidentali e ben sviluppate sono malnutrite. Infatti, se nel primo caso parliamo di carenza alimentare dovuta a fattori sociali e demografici, nel secondo caso parliamo di regimi alimentari ipercalorici ed eccessivi.
La malnutrizione è stata descritta come la principale causa di infertilità femminile e maschile. Per fare un esempio recente, alterazioni dei livelli lipidici nel sangue sono la causa maggiore di disfunzioni e problemi cardiovascolari, sia negli adulti che nei bambini, anche durante la gravidanza. Nel 2019 la European Society of Cardiology (ESC) e la European Atherosclerosis Society (EAS) hanno pubblicato le nuove linee guida sui livelli lipidici ed i rischi ad essi associati, le trovate qui. Potete consultare queste linee guida per conoscere i valori soglia di HDL, LDL, VLDL, Lp (a), e calcolare in base a tali valori la percentuale di rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari, miocarditi, infarto ecc. usando la tabella riportata. È sempre bene fare riferimento al vostro Medico per maggiori dettagli.

Sottopeso:

Regimi alimentari inadeguati, forti restrizioni dietetiche e una generale mancanza di nutrientideterminano la perdita sia del peso corporeo che della prestazione fisica. Nei bambini, tali mancanze ritardano la pubertà. Nelle mamme, causano l’allungamento della riabilitazione post-partum, livelli ridotti di secrezione di gonadotropina, alterazioni della fisiologica ciclicità ovarica ed un aumento dell’infertilità.
Pertanto, un’alimentazione inadeguata è strettamente collegata alla fisiopatologia riproduttiva femminile. Ciò è confermato dal fatto che sia la bulimia nervosa che l’anoressia, due condizioni patologiche che colpiscono il 5% delle donne in età fertile, sono cause indiscutibili di amenorrea, ovvero di una improvvisa e prolungata interruzione del ciclo mestruale, di infertilità e di aborti spontanei (6).

Sovrappeso ed obesità:

L’Organizzazione Mondiale della Sanitá (OMS) ha dichiarato che il sovrappeso e l’obesità sono condizioni patologiche diffuse durante l’età riproduttiva della donna, con un’incidenza fino al 20–25% tra i pazienti che mostrano infertilità. Il 23% circa delle donne che vivono in paesi industrializzati sono obese ed hanno un rischio maggiore di generare figli obesi, specialmente se durante la gravidanza sono affette da diabete gestazionale. Come riportato qui dalla American Diabetes Association, il diabete gestazionale non insorge sempre e solo in donne diabetiche. Insorge in gravidanza appunto, ed è caratterizzato da una incapacità delle cellule di rispondere all’insulina, detta insulino-resistenza (IR), o da una insufficiente capacità di produrre ed usare insulina.
Ne consegue l’incapacità delle cellule di utilizzare glucosio, ed un aumento eccessivo e prolungato di glucosio nel sangue, stato chiamato iperglicemia.
Tuttavia, il diabete gestazionale di solito scompare dopo il parto e viene solitamente contrastato da una sana alimentazione, attività fisica, e da terapie mediche.
Quando il diabete gestazionale insorge in donne in sovrappeso od obese invece, il tempo di scomparsa di tale diabete dopo il parto si prolunga. Inoltre, l´IR e le disfunzioni ormonali che ne conseguono aumentano il rischio di insorgenza di sindromi metaboliche ed ovaio policistico, entrambe responsabili dell’aumento di infertilitá. Infatti, in queste circostanze il tessuto adiposo in eccesso contribuisce ad aumentare i disturbi ovulatori, specialmente nei pazienti predisposti ad anovulazione.
Questa patologia causa cicli mestruali in cui l’ovulo non viene rilasciato dall’ovaio. Allo stesso modo, IR ed iperinsulinemia creano un ambiente biochimico sfavorevole nelle ovaie, aumentando sia l’eccessiva produzione di androgeni che l’aumento ulteriore di accumulo di grasso, causando dislipidemia. Inoltre, questo ambiente favorisce iperproduzione di leptina e altre molecole coinvolte nella sintesi di estrogeni e nella regolazione del corpo luteo.
Ne consegue quindi un maggior rischio di aborti spontanei ed infertilità (WHO, 2013). Anche qui la terapia prevede una dieta ristretta ed esercizio fisico parallelamente alle metodologie standard di induzione dell’ovulazione, quali la somministrazione di Metformina nei casi di obesità associata a Sindrome Metabolica.
Nei pazienti senza disturbi ovulari invece, il sovrappeso e l’obesità prolungano i tempi di concepimento, diminuiscono l’efficacia dei trattamenti contro l’infertilità e aumentano i tassi di diabete gestazionale, ipertensione, neonati in sovrappeso, mortalità perinatale e morbilità. Come riportato dalla Dr.ssa Erica Silvestri e colleghi e da numerosissimi studi nutrizionali e clinici, la Dieta Mediterranea e l’attività fisica regolare nelle donne in sovrappeso riducono significativamente i tentativi falliti di concepire.
Inoltre, aderire alla Dieta Mediterranea può ridurre in generale il rischio di tumori, malattie cardiovascolari, diabete e malattie neurodegenerative, ed aumenta del 40% la possibilità di rimanere incinta (7). Pertanto, la valutazione delle abitudini di vita e la modifica dei comportamenti malsani mediante un’assistenza appropriata o con una gestione specifica, come l’integrazione di acido folico, deve essere sistematica nelle donne che tentano di concepire (8).

fertilità e nutrizione

Un appropriato regime alimentare e la supplementazione aumentano la fertilità

Sebbene l’effetto della dieta sulla fertilità femminile non sia stato ancora completamente chiarito, l’interazione tra Nutrizione e Fertilità risulta fondamentale ai fini di una soddisfacente prestazione riproduttiva. Inoltre, la relazione tra disturbi ovulatori e le malattie metaboliche sopra citate suggeriscono che la dieta eserciti un ruolo cruciale in alcuni casi di infertilità (9). Uno studio condotto nel 2006 su 12.579 soggetti del Southampton Women’s Survey ha dimostrato che lo stato nutrizionale preconcezionale maschile e femminile influenzano la fertilità (10).
In particolare, questo studio osservazionale ha rivelato che una dieta ricca di pesce, legumi, verdure e povera di carboidrati correla positivamente con un aumento di folato nei globuli rossi e di vitamina B6 nel sangue e nel fluido follicolare. Questo aumenta del 40% le possibilità di gravidanza. Allo stesso modo, anche un apporto alimentare di acidi grassi omega-3 polinsaturi (FAs), acido alfa-linolenico e acido docosaesaenoico (DHA) è correlato con un aumento della fertilità e della possibilità di gravidanza.
Molti disturbi ovulatori dipendono da disordini metabolici, come il diabete. Ci sono ancora pochi dati disponibili che correlino il ruolo dei differenti nutrienti con i disturbi ovulatori. In generale, quello che emerge da questi studi è che un consumo ridotto di carboidrati. Il consumo di proteine di origine vegetale, di pochi grassi monoinsaturi a favore di quelli polinsaturi (caratteristici della dieta mediterranea) insieme alla supplementazione di ferro, folato e vitamine con effetti antiossidanti, riduce significativamente il rischio di infertilità e di disordini ovulatori.

Tra i nutrienti riportati in questi studi che influenzano la fertilità femminile ci sono:

  • Le proteine. Non è ancora chiaro come la fonte o quantità di proteine assunte possa inficiare l’ovulazione e la fertilità femminile. Tuttavia, studi condotti da Chavarro e colleghi hanno dimostrato che in donne di età superiore ai 32 anni il consumo di proteine animali è associato ad un rischio maggiore di infertilità ovulatoria, mentre il consumo di proteine vegetali è associato ad un rischio minore di infertilità (11).

 

  • I carboidrati. Anche in questo caso, gli studi condotti dal team di Chavarro dimostrano che un consumo eccessivo di carboidrati altera il metabolismo (consumo) del glucosio. Questo comporta una persistenza di elevati livelli di glucosio nel sangue a digiuno, iperinsulinemia ed IR, con conseguente alterazione della maturazione degli ovociti.

 

  • Lipidi. La correlazione tra lipidi (grassi) e fertilità è al momento il maggior punto di interesse della ricerca investigativa. La correlazione è ancora sconosciuta. Al momento sono disponibili solo dati osservazionali condotti da Mumford e collaboratori su 259 donne con mestruazioni regolari. I dati riportati dimostrano che il consumo di acidi grassi polinsaturi aumenta i livelli di progesterone, il quale promuove un ridotto rischio di anovulazione (12).

 

  • Antiossidanti. Lo Stress ossidativo, causato dalla produzione eccessiva di radicali liberi che causano danni strutturali a DNA, RNA e proteine, influiscono negativamente sulla capacitá riproduttiva. Pertanto, è importante integrare nella propria dieta vitamine ed integratori alimentari in grado di controbilanciare l’effetto nocivo dei radicali liberi in eccesso. Il nostro corpo produce antiossidanti e disintossicanti (molecole che eliminano i radicali liberi), come il Glutatione. Altri antiossidanti includono l’acido lipoico, la vitamina E, l’acido ascorbico (vitamina C) ed il coenzima Q10. È scientificamente provato che l’acido ascorbico riduca significativamente la frequenza di aborti spontanei (13). Infatti, donne con una frequenza maggiore di aborti spontanei ed infertilitá mostrano livelli ematici inferiori di acido ascorbico. Bisogna comunque tener conto che un uso errato o eccessivo di antiossidanti potrebbe indurre effetti avversi (14). Sono quindi necessari studi ulteriori.

Ecco una lista di antiossidanti naturali ed i cibi che li contengono maggiormente:

Molecola Cibo
Licopene pomodori, pompelmo rosa, papaya
Luteolina menta, carciofi, sedano, pepe verde, broccoli
Curcumina curcuma
Gingerolo zenzero
Glicolide B Ginseng naturale (non zuccherato)
Resveratrolo vino rosso, arachidi, uva, pino, mora
Acido Betulinico diffuso nel regno vegetale (betulla)
Acidi grassi polinsaturi olive, spinaci, noci, mais, girasole
Lupiolo mango, olive, fragole, uva nera

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Come favorire una nuova gravidanza adottando uno stile di vita sano.

La fertilità si può coltivare: come favorire una nuova gravidanza adottando uno stile di vita sano.

Sentite che finalmente è arrivato il momento di iniziare a pensare seriamente ad una gravidanza? Quando si raggiunge questa consapevolezza ci si comincia anche a chiedere quanto il nostro stile di vita abbia effetto sulla nostra fertilità
Non cè dubbio! Il primo passo verso una maggiore fertilità è intraprendere uno stile di vita sano. Non esiste sentimento più bello che curare noi stesse e il nostro benessere mentre motivate dal desiderio di diventare mamme! 
positive test pregnancy

Quindi come aumentare la fertilità?

Ci sono diversi fattori che influenzano la nostra capacità di diventare mamme, i principali sono:

Evitiamo di fumare: il fumo non solo è dannoso per la nostra salute, ma ha conseguenze negative sulla nostra fertilità.  Ovviamente il danno è maggiore quante più sigarette si fumano al giorno, ma la decisione più sensata e responsabile è quella di smettere del tutto di fumare quando si progetta di avere un bambino.

Evitiamo alcol e caffè: Labuso di alcol e di caffeina in generale può influire negativamente sulla capacità di rimanere incinta. La caffeina può infatti ridurre la fertilità ed aumentare il rischio di perdita del bambino nei primi mesi di gravidanza. La quantità di caffeina ad aumentare il rischio di perdita della gravidanza è di 150 mg, superiore a  due tazze di caffè al giorno. Tuttavia, per quanto riguarda lalcol, meglio ridurlo quasi completamente.

Evitiamo lo stress: questo punto può sembrare scontato ma ha un ruolo fondamentale e influenza tantissimo il nostro benessere, i nostri rapporti di vita e la nostra fertilità. Per noi donne, è dimostrato che alti livelli di stress provocano alterazioni nellovulazione e nel ciclo mestruale, con conseguenti effetti negativi sulla fertilità. Inoltre, facciamo caso al benessere del nostro partner! Lo stress può comportare conseguenze anche in ambito maschile. Ad esempio, può influire negativamente sul livello di testosterone, un ormone coinvolto nella produzione degli spermatozoi. 
Quindi, future mamme, cerchiamo di dedicare tempo e amore a noi stesse, questo influirà positivamente sui nostri rapporti e il nostro benessere. Per finire, praticare attività di routine come la meditazione, fare lunghe camminate o fare yoga aiuta a rilassarsi e trovare equilibrio. Vedrete che toccasana! 

Facciamo unalimentazione salutare: questo punto incorpora tutti i precedenti. Unalimentazione sana ci mette in equilibrio con il nostro corpo, ci permette di trovare una routine, ridurre stress e si associa a un migliore benessere generale e a un minor tempo per raggiungere il concepimento. Diversi studi suggeriscono il consumo di acidi grassi poli-insaturi, proteine vegetali, carboidrati a basso indice glicemico, e ferro da vegetali e supplementi prima della gravidanza. 
Per quanto riguarda gli integratori alimentari, si suggerisce lacido folico prima della gravidanza, per aumentare le chance di concepimento
Acido folico: perché è così importante e benefico per il concepimento?
Future mamme, vi starete chiedendo cosa sia questo acido folico! Tranquille in questo paragrafo vi forniamo una spiegazione dettagliata dal Ministero della Salute.
Acido folico e folati sono vitamine del gruppo B. La parola deriva dal latino folium, foglia e indica sostanze estratte da foglie di spinaci rivelatesi efficaci contro alcuni tipi di anemia.
L’acido folico e i folati sono coinvolti nella sintesi di molecole e sono particolarmente importanti durante la formazione dellembrione. Una carenza di queste vitamine può determinare forme di anemia e aumentare il rischio di gravi malformazioni fetali.
Unalimentazione ricca in frutta, verdura e legumi, contenenti folati, contribuisce a ridurre lincidenza delle malformazioni congenite. Ma la sola alimentazione non è sempre sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano in folati e, se si programma una gravidanza, è necessario integrare la dieta con compresse di acido folico.

Natalis, il tuo migliore amico durante concepimento, gravidanza e maternità.

La linea Natalis include prodotti pensati per il concepimento, per la gravidanza e per lallattamento contenenti acido folico.  Ogni integratore alimentare si distingue per i nutrienti che lo compongono ed ha diversi effetti sullorganismo. Per questo motivo da SanaExpert, abbiamo realizzato tre prodotti ben distinti tra loro: Natalis Pre, Natalis e Natalis Lact. 
Per voi future mamme parleremo in modo specifico di Natalis Pre.

Natalis Pre

Natalis Pre è un integratore alimentare per la fertilità e per le prime 12 settimane di gravidanza. Prodotto considerato estremamente innovativo in quanto contiene la forma attiva e biodisponibile di folati chiamata Quatrefolic®. 
Quatrefolic® è un folato moderno brevettato più volte che viene utilizzato per prepararsi alla gravidanza svolgendo un ruolo fondamentale nella divisione cellulare e nel contributo alla crescita dei tessuti materni durante la gestazione. Lassunzione di acido folico attivo supporta laumento dei livelli di folato della donna incinta. 
Questo prodotto si contraddistingue per le seguenti caratteristiche:

  • Fornisce vitamine e sostanze nutritive essenziali per la crescita dei tessuti materni e lo sviluppo dellembrione dal momento del concepimento e durante le prime 12 settimane di gravidanza.
  • Copre il fabbisogno di acido folico e folato (grazie a Quatrefolic®) per la normale formazione del sangue e per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
  • Unico prodotto sul mercato vegano contenente tutti ingredienti di origine naturale.
  • Da somministrare una capsula al giorno con dellacqua durante i pasti.

Volete provare gli effetti benefici di Natalis Pre? Potete acquistalo ora qui su Amazon.

Future mamme! La gravidanza e la maternità sono i viaggi più belli ed emozionanti nella vita di una donna!
SanaExpert e Natalis non vi abbandoneranno in questo viaggio, continueremo ad esserci con voi anche per gravidanza e maternità.  Per saperne di più leggete qui!

Come viviamo l’infertilità noi donne? 

Ognuno di noi vive dei momenti difficili nella propria vita. Per noi donne, linfertilità è un tasto dolente. Ma sapete una cosa? Non siete sole, tantissime donne vivono questo momento! Le domande sono sempre tantissime, e il disagio è provocato dal fatto che spesso e volentieri non conosciamo le cause di provenienza dellinfertilità

Infatti, linfertilità può essere legata a motivi medici. Tuttavia, problemi di coppia, psicologici, stress e stile di vita frenetico e poco salutare hanno tutti un effetto non indifferente sul nostro benessere e di conseguenza sulla nostra fertilità, più di quanto si possa immaginare. Sicuramente avrete associato a voi uno o più dei fattori elencati non è vero?

Quali sono i motivi per i quali l’infertilità ci crea tanto disagio?

Motivi medici

Possiamo dire che la specie umana abbia in generale una bassa capacità riproduttiva (circa il 25-30% ogni mese). Per questo motivo, come spiegato dal dottor Domenico Carone, molte coppie hanno bisogno da 2 a 4 mesi di rapporti non protetti prima di poter ottenere una gravidanza. Si stima che circa l85% delle coppie riuscirà a concepire in un anno. Il restante 15% non sarà in grado di concepire spontaneamente per cause femminili (30% dei casi), cause maschili (30% dei casi), cause sia maschili che femminili (20% dei casi) o anche cause sconosciute (20% dei casi). 

Nello specifico,  Alcune di queste sono per esempio disturbi dellovulazione, malformazioni uterine, fattore tubarico ed età

Motivi legati alla vita di coppia

Linfertilità purtroppo può creare momenti di crisi e difficoltà. La nascita dei figli rappresenta un momento di grande gioia e condivisione, mettendo i fondamenti attorno a cui la coppia cresce ed evolve il proprio rapporto. La crisi nasce nel momento in cui la capacità di generare un figlio diventa difficile o viene meno. Le risposte emotive allinfertilità allinterno della coppia sono varie. Gli uomini tendono a sopprimere o negare totalmente le reazioni emozionali, mentre le donne sono inclini a sentirsi loro stesse la causa dellinfertilità, con conseguente senso di colpevolezza e depressione. 
Il problema principale a livello emotivo è che troppe volte la maternità diviene un’esigenza, ulteriormente aggravata dalla costante pressione sociale e familiare che circonda la coppia, incanalando e costringendo la coppia a spostare tutte le energie verso questo obiettivo da conquistare ad ogni costo.  Questo è normalmente come un cane che si morde la coda: lo stress della procreazione può influire negativamente sulla vita sessuale della coppia, e ridurre così le possibilità di concepimento. Per questo motivo è davvero importante trovare un equilibrio di coppia, ritagliare tempo per noi stessi, e staccarci dalle opinioni altrui. 

Motivi psicologici e stress

Oggi giorno, lo stress è considerato uno dei nemici comuni di moltissime persone, che, non solo nuoce alla salute, ma riduce sensibilmente le possibilità di una gravidanza così come aumenta il rischio di malattie cardio-metaboliche.
Questa teoria è stata confermata da diversi studi negli ultimi anni. Infatti, ricerche condotte dallUniversità di Roma La Sapienza lUniversità di Roma Tor Vergata, e dallUniversità di Zurigo in Svizzera hanno dimostrato che lanalisi dei livelli di cortisolo ed alfa-amilasi nella saliva di donne e uomini siano ottimi marcatori dei livelli di stress. La produzione eccessiva e prolungata di cortisolo ed alfa-amilasi in uomini e donne che desiderano un figlio, o nei primi mesi di gravidanza, riducono sensibilmente la fertilità di quasi il 30%. Se comparato a donne con livelli di stress nella norma, questa percentuale corrisponde ad un rischio doppio di infertilità

Motivi legati allo stile di vita. 

Ci sono diversi fattori che influenzano la nostra capacità di diventare mamme, i principali sono per esempio fumo, caffè e bevande alcoliche ed attività fisica.

Il fumo non solo è dannoso per la nostra salute, ma ha conseguenze negative sulla nostra fertilità.  Ovviamente il danno è maggiore quante più sigarette si fumano al giorno. Il fumo inoltre anticipa la menopausa in media di due tre anni e può provocare aborti spontanei. Tuttavia, negli ultimi decenni le campagne di sensibilizzazione ed informazione hanno avuto effetti sorprendenti aumentando la consapevolezza delle persone e delle donne in gravidanza sui rischi del fumo (sia esso derivante dallutilizzo diretto di sigarette o dallinalazione tramite fumo passivo).

Inoltre, labuso di alcol e di caffeina in generale può influire negativamente sulla capacità di rimanere incinta. La caffeina può infatti ridurre la fertilità ed aumentare il rischio di perdita del bambino nei primi mesi di gravidanza dall´8 al 19%. La quantità di caffeina riportata aumentare il rischio di perdita della gravidanza è di 150 mg al giorno, e la percentuale aumenta di un + 8% se si superano le due tazze di caffè al giorno. Tuttavia, per quanto riguarda lalcol, meglio ridurlo quasi completamente.

Troppo o troppo poco sport può influire negativamente sulla fertilità di una donna. Normalmentelo sport non compromette la fertilità. Le donne che vogliono restare incinte possono tranquillamente continuare a fare sport. Il movimento fa bene e riduce lo stress. Tuttavia, bisogna farlo con moderazione e senza ridurre il dispendio energetico. Attività come per esempio aerobica leggera, lunghe passeggiate e yoga sono consigliate. 

Cosa possiamo fare per coltivare la nostra fertilità?

Non sempre purtroppo possiamo trovare soluzioni alla nostra infertilità. Ma donne, non abbattiamoci!! Spesso linfertilità, come già detto, è legata a problemi risolvibili! Come per esempio il nostro stile di vita, la nostra alimentazione e come la integriamo, lo stress di una vita frenetica.
Per tanti consigli utili su come condurre uno stile di vita più sano per aumentare la fertilità, leggete il nostro prossimo articolo che uscirà la settimana prossima!!